Questa volta siamo veramente arrabbiati.
Io e Mel abbiamo la luna storta per diversi motivi e dopo avere letto determinate notizie abbiamo deciso di scrivere un bel post a due.
La protagonista del mio post è Renata Polverini (guardate la faccia e cercate di indovinare la bassezza del QI).
(mamma mia, cos'è?!)
(è molto più bello lui)
Polverini dice in un’intervista al quotidiano Repubblica:
"Io penso che il modello tedesco abbia delle punte forse troppo espansive, diciamo così, rispetto a quel che penso io e tanti nostri elettori.
Vengono riconosciuti anche alle coppie omosessuali gli stessi diritti, compresi la pensione di reversibilità e l'affido del figlio di uno dei due. Ecco, per me è un passaggio un po' estremo.
Per fortuna il nostro presidente dice che è un punto di partenza. Spero, come altri miei colleghi, che si possa votare in libertà di coscienza".
Magari Renata Polverini è ancorata al vecchio sistema e vuole un'Italia che segua questo modello:
Magari Renata Polverini è ancorata al vecchio sistema e vuole un'Italia che segua questo modello:
Aspettate, tenete i bazooka a freno!
Conoscete la storia del modello tedesco, quello attuale?
Allora, siccome Shish detto Matteo Renzi ha deciso di andare controcorrente e provare a mantenere almeno una promessa elettorale (che pessimo esempio, così poi dovranno farlo tutti i suoi successori, come ho già scritto!), si sta discutendo sul fatto se sia o meno necessario riconoscere alle persone omosessuali gli stessi diritti delle persone eterosessuali. (grazie per l'umanità dimostrata nei nostri confronti)
Il modello a cui Renzi vorrebbe ispirarsi è quello tedesco.
Nato nel 2001, all’inizio era un modello molto ghettizzante ma in seguito a decise proteste da parte della comunità LGBT ha subito alcune modifiche aprendosi anche alle coppie eterosessuali non sposate con poche ma semplici regole (vi cito quelle più importanti)
-la Lebenspartnerschaft è parificata a un matrimonio, al punto che le coppie si possono sposare sia in comune che in chiesa
-il coniuge (uso sempre il maschile per generalizzare) ha diritto, in caso di morte del compagno, alla pensione di reversibilità
-le coppie possono adottare dei bambini o nel caso uno dei coniugi avesse già dei figli, l’altro può riconoscerli come suoi e nessuno può impedirlo.
Niente male, vero?
Invece per la povera Polverini, che deve essere amica della Lorenzin (per questo leggetevi il post di Melinda) è tutto troppo open mind e lei si sente traumatizzata.
Polverini, perché ti senti traumatizzata?
Ti hanno dato una botta in testa, sei caduta dalle scale, quando eri piccola hai battuto la testa e sei rimasta imbecille?
Hai scoperto che Babbo Natale non esiste più?
Hai scoperto che Babbo Natale non esiste più?
Però, siccome sono buono, provo a capire le persone come Renata Polverini.
Si preoccupano della reputazione del paese dal momento che bisogna pensare al Vaticano, ai cattobigotti e anche al “bel primato” che il paese vanta:
Ai politici italiani va la maglia nera di più omofobi d'Europa, secondo gli intervistati alla domanda su quanto sia diffuso il linguaggio offensivo da parte dei politici verso le persone Lgbt, l'Italia ne esce umiliata: il 91 per cento ritiene che i nostri rappresentanti usino diffusamente un linguaggio discriminatorio.
Segue un tema ancora più serio, quello delle espressioni di odio e avversione contro lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Un comportamento che in molti Paesi è previsto come reato, mentre in Italia è ancora aperto il dibattito sulla necessità di approvare una norma specifica contro l'hate speech.
Anche solo frequentare alcuni luoghi pubblici, o parlare di sé con gli amici, ma pubblicamente, può essere un problema.
Circa la metà degli italiani ha paura di frequentare determinati luoghi ritenendoli a rischio aggressioni.
E la paura condiziona anche la libertà di espressione, alimentando forti forme di autocensura. Sono in molti a considerare non sicuri quei luoghi che dovrebbero rappresentare per tutti uno spazio di serenità, come lo sono la propria abitazione, un ufficio pubblico, un luogo di lavoro o una discoteca.
Che diventano invece prigioni mentali, luoghi dove le persone, giovani e meno giovani, non possono godere del diritto di essere liberamente sé stessi, chiunque essi siano.
Che diventano invece prigioni mentali, luoghi dove le persone, giovani e meno giovani, non possono godere del diritto di essere liberamente sé stessi, chiunque essi siano.
(da un articolo de l’Espresso)
Come si può andare contro tutta questa “bella fama”? Sono anni di primati raggiunti con fatica e sudore, capite perché Renata Polverini è tanto preoccupata?
Per lei e per tutti coloro che pensano come lei, ecco un regalo speciale, fatto col cuore e tutto il mio sensibile essere: