Ciao Giorgina,
scusa se non ti chiamo Ministro ma penso sinceramente che questo titolo sia sprecato se usato in riferimento a te quindi ti scriverò peer to peer.
Noi giovani di oggi siamo così: somigliamo più ai nostri nonni che dicevano pane al pane e vino al vino che ai nostri genitori (occhio che tu sei della stessa fascia) abituati ai salamelecchi e ai peli sulla lingua.
Di solito la tua presenza in Parlamento è come quella dei tuoi colleghi: inutile.
Triste a dirsi, ma ci siete solo quando c’è da approvare qualche legge per spillare soldi ai poveri italiani, per alzarvi lo stipendio o per sparare cazzate a profusione.
La mia lettera riguarda appunto questo terzo punto.
Come ben sai Strasburgo, l’amena città sede del Parlamento Europeo, ha fulminato l’Italia dicendo che è ora di finirla di fare gli omofobi e di approvare il matrimonio per coppie dello stesso sesso.
Matrimonio, non unione civile con gabbola come il tuo amico Giovanardi vuol far credere.
E tu che fai?
Giustamente intervieni dando aria alla bocca per niente (un po’ come fai sempre, Giorgina, diciamo la verità.).
Ecco qui le tue belle paroline nero su bianco:
“L’Italia prenderà in considerazione la sentenza sulle unioni gay della Corte europea dei diritti dell’uomo il giorno in cui la Corte farà rispettare questa sua decisione anche a tutti gli altri 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, a cominciare da Russia, Turchia, Polonia e Grecia”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Fino ad allora, la decisione su cosa sia una famiglia e cosa sia un matrimonio compete solo al popolo italiano, che nonostante la campagna martellante dei media – prosegue - resta contrario ad ogni provvedimento che possa aprire le porte all’ipotesi di adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali. Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento per difendere la volontà degli italiani, a cominciare dall’opposizione al ddl Cirinnà.”
Brava, bravissima, mi fa piacere che almeno stavolta tu abbia azzeccato un congiuntivo: facciamo progessi.
Adesso cominciamo a dimostrare quanto sia omofobo, stupido e ignorante il tuo discorso (un po’ come te, Giorgina.).
Ti va? No?
E io me ne frego. Come tu hai diritto di esprimerti, bella mia, ce l’ho pure io.
L’Italia prenderà in considerazione la sentenza sulle unioni gay della Corte europea dei diritti dell’uomo il giorno in cui la Corte farà rispettare questa sua decisione anche a tutti gli altri 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, a cominciare da Russia, Turchia, Polonia e Grecia.
Lascia in pace la Grecia, Tsipras ha già i suoi cazzi a cui pensare e comunque nel caso tu non lo sapessi era in programma un riconoscimento delle unioni omosessuali solo che la crisi lo ha un po’ mandato a puttane.
I 47 Stati del Consiglio d’Europa?
Frena un po’ Giorgina, qui si parla di Unione Europea e non di Consiglio d’Europa.
Cosa mi tiri fuori, l’Africa e l’Asia la prossima volta? O l’Antartide? (no, quella no perché ci sono albatros e pinguini che vivono anche in coppie gay e lesbo, poi ti viene l’infarto. Magari.)
Dai, guarda l’immagine che posto qui sotto.
Non dico che dobbiamo subito raggiungere le eccellenze di paesi come Belgio, Spagna, Regno Unito (e tanti altri cui va un grandissimo applauso) ma almeno fare un passino avanti come Croazia e Slovenia?
Dai, ce l’hanno fatta loro con i problemi che hanno e noi no?
Per inciso, Turchia e Russia non sono ancora pesi UE.
Ma procediamo oltre.
Fino ad allora, la decisione su cosa sia una famiglia e cosa sia un matrimonio compete solo al popolo italiano.
Giorgina grazie davvero di cuore perché questa me la servi su un vassoio d’argento.
Il popolo italiano, di cui sciaguratamente anche tu fai parte (la sfiga, guarda te come colpisce male) vanta una della più belle Costituzioni del mondo.
La nostra ha un articolo che mi piace da morire, il numero 3.
Ci sei mai arrivata? (o forse dovrei chiederti se sai leggere, ma spero tu sia passata oltre la comunicazione gutturale di cui dai spesso esempio nei tuoi messaggi alla stampa.).
Dai, rileggiamolo insieme.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Come noterai, ho sottolineato in rosso i passaggi migliori.
Pari dignità sociale: significa che una persona omosessuale vale tanto quanto una persona eterosessuale.Rassegnati.
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana: ti sembra che impedire a una persona solo perché nasce omosessuale (nasce, mica ci diventa come i tuoi amici in Vaticano pensano) di potersi sposare, di avere figli, di vedersi riconosciuti tutti quei diritti elementari fra cui il diritto alla felicità di cui voi etero godete significhi rimuovere gli ostacoli?
A me sembra crearli.
Dì un po’, Giorgina, prova a spremere quell’unico spauracchio di neurone che la tua minuscola scatola cranica ospita.
Ti piacerebbe vivere senza diritti? Ti piacerebbe essere picchiata e insultata senza che nessuno ti aiuti? Ti piacerebbe non poterti sposare, non poter tutelare il tuo compagno, non potere avere figli solo perché quattro coglioni che stanno in Parlamento e in Vaticano sostengono che sei sbagliata?
No?
E perché cazzo deve piacere a noi omosessuali, Giorgina?
Ma tutto questo non ti fa venire in mente un orribile periodo storico dove alcune brave persone chiamate ebrei venivano internate nei campi di concentramento da dei maledetti bastardi di nome nazisti/fascisti? (parlane con la tua amicona Mussolini, magari rimembra qualcosa che fece suo nonno.).
Ci sei almeno arrivata a scuola o stai ancora cercando di capire come mai un albero si incendia se gli cade un fulmine sopra?
(Il popolo italiano) resta contrario ad ogni provvedimento che possa aprire le porte all’ipotesi di adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali.
E qui ne abbiamo di cose da dirci, Giorgina.
Cosa ti spaventa, che due persone dello stesso sesso possano crescere un bambino, possano farlo sentire amato ed educarlo alla tolleranza, alla giustizia, alla pace e al rispetto del prossimo?
Difendi anche tu la famiglia naturale?
Dai Giorgina, la famiglia naturale non esiste. Ci sono genitori etero divorziati, con amanti (e voi in Parlamento siete degli abitué), separati, vedovi, famiglie allargate.
Ma vuoi davvero continuare a vedere bravi genitori etero che lasciano il figlio a friggere in auto, che annegano la loro neonata in lavatrice, che spaccano la testa al loro bambino perché ce l’ha troppo grossa o che bruciano la loro prole viva perché Dio ha detto che arriverà la fine del mondo?
Vuoi sul serio condannare decine di piccoli orfani a una vita di merda in casa famiglia piuttosto che affidarli a due mamme o due papà disposti ad amarli con tutto il loro cuore? (e credimi, la casa familgia fa schifo: io sono orfano e ringrazio sempre i miei genitori adottivi per avermi voluto).
Ma sei rincitrullita?
Dai, manda a fanculo la famiglia naturale e schierati dalla parte di quella frizzante!
Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento per difendere la volontà degli italiani.
Ho chiesto a mia nonna che mi ha detto che il tuo partito fa davvero pena.
Praticamente i tuoi elettori sono come il Dodo, estinti.
Dunque pur di raccimolare voti ormai parli a sproposito e ti aggrappi ad ogni appiglio che ti capita a tiro.
Detto questo, ma tu credi davvero di rappresentare ogni singolo italiano? Sì?
Bene, allora vuol dire che rappresenti ogni italiano gay e ogni italiana lesbica e in questo caso sappi che non siamo per niente d’accordo con la tua politica omofoba e discriminatoria.
Per inciso, credere di rappresentare ogni singolo cittadino italiano a casa mia si chiama delirio di onnipotenza.
Parlane con l’analista, Giorgina.
Siamo così alla fine di questa bellissima conversazione.
Cosa posso dire?
Che come sempre hai sprecato un’ottima occasione per tacere e che puoi sbraitare quanto vuoi, puoi piangere sulla spalla di Giovanardi tenendo la mano di Francy (che intanto prepara il Sinodo sulla famiglia. Non vedo l’ora di poterci scrivere sopra.) ma tanto l’effetto domino creato dagli Stati Uniti non si fermerà.
Qui si parla di Diritti, Giorgina, è ora che ci riconosciate quello che ci spetta per nascita e non certo per un capriccio.
Come disse un certo Giulio Cesare a suo tempo: il dado è tratto.
E tu vattene pure a fanculo.
Cordialmente.